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19 aprile 2014

Un pulcino di Deltadromeus?

Il Cenomaniano continentale del Marocco è noto per i suoi theropodi giganti. Spinosaurus (ed il suo potenziale sinonimo Sigilmassasaurus), Carcharodontosaurus, Deltadromeus (ed il suo potenziale sinonimo – per ora solo egiziano – Bahariasaurus), Sauroniops, sono tutti taxa con dimensioni adulte che si attestano nella categoria dei mega-theropodi. Resti isolati di abelisauridi indicano la presenza di theropodi di taglia media, sebbene finora nessuno sufficientemente diagnostico per ricevere un nome. Questa asimmetria tassonomica sbilanciata nelle taglie forti fa sospettare – non a torto – che a monte di ciò ci siano dei fattori naturali (tafonomici-preservazionali) e artificiali (campionamento selettivo e non metodico). Pertanto, ogni nuovo esemplare attribuibile a theropodi di dimensioni medio-piccole è più che benvenuto.
Evans et al. (2014) descrivono due femori di theropodi di dimensioni medio-piccole (attribuibili ad esemplari del peso di circa 10 kg) dal Cenomaniano marocchino. L'esemplare meglio conservato è quasi completo, e presenta numerosi caratteri che permettono di collocarlo in Abelisauroidea, ed Evans et al. (2014) ipotizzano che sia riferibile ad un Noasauridae, e – nel caso fosse parte di questo clade – ad un esemplare immaturo di Deltadromeus. L'analisi istologica conferma che l'esemplare non sia maturo, la presenza di alcuni caratteri plesiomorfici per i noasauridi (nell'inclinazione del trovantere anteriore e nello sviluppo della cresta mediodistale) e l'inclinazione prossimale della testa del femore (condivisa con Deltadromeus) potrebbero effettivamente corroborare questa attribuzione.
Immesso in Megamatrice, l'esemplare marocchino risulta membro di Noasauridae, sebbene in posizione relativamente basale e non affine a Deltadromeus. Dato che anche Ligubueino risulta molto basale in quel clade, ed è anche esso basato su un esemplare immaturo, è possibile che tale risultato sia – almeno in parte – influenzato dallo stadio ontogenetico delle unità tassonomiche incluse. Nondimeno, l'analisi conferma che l'esemplare sia riferibile a Noasauridae.

Bibliografia:
Evans, D.C., Barrett, P.M., Brink, K.S., Carrano, M.T. 2014. Osteology and bone microstructure of new, small theropod dinosaur material from the early Late Cretaceous of Morocco. Gondwana Research doi: 10.1016/j.gr.2014.03.016

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